


In alcuni articoli precedenti abbiamo parlato molto dei freelance e di come negli ultimi anni questa modalità di lavoro abbia preso piede anche in Italia. Le statistiche aggiornate di Eurostat, infatti, confermano la nostra penisola al primo posto tra i paesi europei per numero di lavoratori autonomi anche nel 2022, come per gli anni precedenti. I dati Istat relativi al primo trimestre del 2022, inoltre, rilevano un aumento dei lavoratori indipendenti dopo che i dieci trimestri precedenti avevano invece registrato un calo dovuto anche alla perdita di lavoro portata dalla pandemia. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i lavoratori indipendenti (tra cui però sono compresi imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, collaboratori e lavoratori occasionali) sono infatti aumentati del 2,6%, arrivando a sfiorare i 5 milioni.
Prospettive: aumento dei giovani freelance
Questa crescita avviene anche nonostante i rischi che si deve assumere un aspirante freelance: guadagni non sicuri, instabilità, orari di lavoro non sempre ben scanditi, gestione autonoma della contabilità, e così via. Anche se la maggior parte dei lavoratori autonomi si colloca oggi nella fascia d’età 25-49 anni, si stima che ad assumersi i rischi sopra citati saranno sempre di più le nuove generazioni, presso le quali la formula di lavoro freelance si conta riscuoterà via via più successo.
Prendendo a campione il primo quadrimestre di ogni anno a partire dal 2019, i dati Eurostat confermano che il numero di lavoratori autonomi italiani nella fascia d’età tra 15 e i 24 anni è aumentato, passando da 78.500 a 99.200. Questo è coerente con lo spopolare, soprattutto tra i giovani, della così detta gig economy, ovvero di una modalità di guadagno personale basata su tanti piccoli lavori occasionali, a breve termine o a chiamata, spesso realizzati appunto da lavoratori freelance.
Lavori freelance online
Questa previsione di crescita tra i giovani va di pari passo con la considerazione che gran parte dei lavori freelance più richiesti hanno a che fare con ciò che è il pane quotidiano delle nuove generazioni, ovvero il digital e l’informatica. Eccone alcuni:
- Programmatore: ogni azienda, ente, associazione, qualsiasi realtà che sia economica o sociale necessita oggi di avere una presenza online per funzionare o avere una marcia in più. C’è sempre bisogno, per questo motivo, di qualcuno che sappia progettare e costruire siti o applicazioni. Accanto all’abilità di programmazione e sviluppo di siti web potrebbero essere necessarie anche delle competenze di web design, per rendere il proprio brand ancora più efficace.
- Social Media Manager: una volta creata la propria presenza online, può esserci bisogno di qualcuno che sappia curarla, assicurandosi di comunicare in modo efficace l’identità del brand o dell’organizzazione, il suo scopo e i suoi valori. Il social media manager è una figura che fa questo, creando contenuti il più possibile coinvolgenti e sviluppando delle strategie di comunicazione in grado di far risaltare il brand rispetto alla concorrenza. Molte di queste competenze costituiscono gli obiettivi di Self Made Club, l’academy per content creator creata da Flowe (il conto 100% digital che si prende cura del Pianeta), che insegna come realizzare contenuti e come sfruttare i canali social per valorizzare il proprio lavoro. Il percorso di formazione prevede, per esempio, dei corsi che spaziano dalla grafica all’online marketing, dal videomaking al public speaking.
- SEO Specialist: quando creare contenuti che accreditino l’azienda non è sufficiente, ecco che entra in azione questa figura. Valorizzare i contenuti attraverso gli strumenti informatici è compito dello specialista in Search Engine Optimization (ottimizzazione dei motori di ricerca), da cui appunto l’acronimo SEO. Sfruttando le parole chiave e altre strategie, fa in modo che il sito web appaia tra i primi risultati delle ricerche. Questo serve a incrementare il traffico verso oil sito e ad attirare potenziali clienti.

Altri lavori freelance richiesti in Italia
Abbiamo visto gli incarichi freelance richiesti in ambito informatico, ma questi non sono i soli. A essi se ne affiancano altri, che continuano a competere più in generale il campo digitale.
Copywriter: il suo compito è quello di scrivere contenuti in grado di comunicare in modo efficace l’identità e lo scopo dell’azienda. I testi che realizza possono essere di diverse tipologie, come articoli, newsletter, report, email, contenuti pubblicitari, comunicati stampa o didascalie per i social media. Il copywriter deve essere in grado di padroneggiare tutti questi diversi strumenti, adattandovi la natura dei testi che scrive.
Graphic Designer: non sempre il social media manager o chi si occupa della comunicazione di un brand, per esempio gestendo le sue pagine social, ha anche delle competenze che gli permettono di creare materialmente i contenuti che utilizza. Ecco perché è spesso fondamentale la figura del graphic designer, che ha il compito di tradurre il brand in un’estetica adatta ed efficace, realizzando loghi, manifesti, post, inserzioni, eccetera.
Altri lavori che possono essere svolti con una modalità freelance sono anche l’insegnante e il consulente. Una delle scoperte della pandemia è stata proprio la possibilità di insegnare a distanza, grazie a servizi di videochiamata. Potresti mettere a disposizione la tua conoscenza per dare ripetizioni a ragazzi, per esempio. La stessa modalità funziona anche per le consulenze, altro settore il cui spopola il lavoro freelance. Può trattarsi di qualsiasi tipo di consulenza: economica, psicologica, legale oppure relativa alle risorse umane.
Infine, uno dei campi in cui maggiormente è diffuso il lavoro freelance è quello delle traduzioni e dell’interpretariato. Spesso le aziende che hanno contatti internazionali possono avere bisogno di persone che traducano documenti, fatture, preventivi o che offrano un supporto linguistico in riunioni, call e meeting con persone straniere.
Come si può notare si tratta nella maggior parte dei casi di lavori che possono essere commissionati, consegnati e svolti completamente attraverso strumenti digitali. Non è un caso, quindi, che negli ultimi anni si stiano sviluppando sempre di più piattaforme e siti che hanno un ruolo importante nell’incontro tra la domanda e l’offerta di incarichi freelance.
Ovviamente, prima di intraprendere un percorso come freelance, bisogna considerare diversi fattori, come la capacità di autogestione degli impegni, del calendario e delle proprie finanze (comprese tariffe, apertura di una partita IVA, spese varie ecc…), e anche la capacità di crearsi un giro di clienti e di affari.

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