Rapporto Donne e Denaro: facciamo educazione finanziaria - flowe

Donne e denaro: perché fare educazione finanziaria

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6 marzo, 2023

di Alessia Arnaldino

donne e denaro
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Donne, finanza e stereotipi

Quando si parla di finanza, siamo spesso portati a pensare che non sia un argomento per tutti. Possiamo sentirci distanti da questi temi, disinteressati o, addirittura, possiamo non ritenerci in grado di comprenderli. Questo capita, ancora più spesso, alle donne.

Sono gli stereotipi di genere a entrare in gioco, che ci spingono a pensare che un determinato ambito sia padroneggiato da uomini piuttosto che da donne, come in questo caso.

Si rivela sempre più necessario abbattere questi stereotipi, e l’educazione finanziaria può essere un ottimo punto di partenza. La finanza, infatti, interessa tutti noi nella nostra vita (in particolare adulta), in quanto ci permette di comprendere meglio come maneggiare il denaro, come gestire risparmi e spese.

Donne e alfabetizzazione finanziaria in Italia

Troppo spesso ci è capitato di sentir dire che la finanza è una “cosa da uomini”, che donne e gestione del denaro corrono su due binari paralleli che non possono incontrarsi e che è meglio lasciare l’amministrazione finanziaria agli uomini, che siano mariti, compagni o consulenti veri e propri. Naturalmente, sono tutti pensieri frutto di stereotipi di genere che si sono consolidati nel tempo e che hanno contribuito a fortificare quel gender gap che, tutt’ora, risulta difficile da colmare.

A confermare questo andamento sono i risultati dello studio svolto per Flowe dal team di ricerca della Professoressa Iannello del Laboratorio Interdisciplinare Formazione Economica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a febbraio 2023. Su un campione di 800 interviste online somministrate a uomini e donne tra i 15 e i 54 anni, emerge infatti una situazione in cui le donne hanno un rapporto con il denaro assai peggiore rispetto a quello della loro controparte maschile, situazione caratterizzata da 3 elementi principali:

  • Scarso interesse per il mondo finanziario e tutto ciò che ne fa parte, dalle competenze specifiche alla semplice ricerca di informazioni in merito. In particolare, dai dati si rileva che il 66% degli uomini è molto o abbastanza interessato al tema, contro il 58% delle donne, e che il 10% degli uomini ne sia poco o per niente interessato, contro il 16% delle donne intervistate;
  • Un interesse limitato conduce, inevitabilmente, a conoscenze limitate sull’argomento, che spaziano dalla finanza generale fino alla comprensione dei più moderni strumenti di investimento. Anche qui, i dati rilevano un 23% di donne molto competenti, contro il 33% di uomini;
  • Infine, reputandosi meno competenti in materia, le donne non si ritengono nemmeno in grado di poter gestire correttamente il proprio denaro e hanno una tendenza al rischio molto più bassa. Una percentuale maggiore di donne, infatti, mostra insicurezza in questi ambiti (42%), fatto che conduce una minor percentuale di donne che si dedica agli investimenti. In tal modo, l’interesse diminuisce ancora, andando ad alimentare questo circolo vizioso.

Questi tre elementi, oltre ad autoalimentarsi vicendevolmente, si traducono in un approccio al denaro e ai temi finanziari più conservativo e ansioso da parte delle donne: emerge che spesso utilizzano meno strumenti bancari (come i conti correnti) e che abbiano un atteggiamento di controllo nei confronti delle proprie spese. Un altro dato interessante è quello che riguarda l’utilizzo del budget come strumento finanziario: il 16% delle donne non utilizza mai un budget e, tra coloro che lo adoperano, sembra essere più uno strumento di controllo delle uscite, spesso stilato su supporto cartaceo, piuttosto che una pianificazione dettagliata delle proprie finanze sul lungo periodo.

I dati attuali confermano l’andamento che era emerso nell’ Indagine sull’Alfabetizzazione e le Competenze Finanziarie degli Italiani condotta dalla Banca d’Italia nel 2020. In particolare, si notava come, già in quell’anno, l’alfabetizzazione maschile fosse migliore rispetto a quella femminile. Inoltre, dai dati emergeva che la presenza delle donne nel mondo del lavoro, che comporta un proprio reddito da dover gestire, e una scolarizzazione più elevata andassero di pari passo con una preparazione maggiore in ambito finanziario.

Queste evidenze non devono però portarci all’erronea credenza che la popolazione italiana maschile abbia un’alfabetizzazione finanziaria eccellente. Infatti, l’Italia risulta ancora molto indietro se prendiamo in considerazione un panorama internazionale.

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Gestione finanziaria: come migliorare

Come si accennava all’inizio dell’articolo, una delle soluzioni per migliorare i dati sull’alfabetizzazione finanziaria in Italia risiede nell’educazione a questi temi, per esempio introducendoli nelle scuole, per poter dare un accesso paritario a ragazzi e ragazze alle questioni finanziarie.

La richiesta da parte degli adulti che venga introdotta l’educazione finanziaria in ambito scolastico è costantemente in aumento, e forse è proprio da qui che dovremmo partire, per permettere anche ai più giovani di coltivare competenze in tale ambito, fondamentali per il proprio futuro.

In secondo luogo, è più che necessario cercare di abbattere gli stereotipi di genere che allontanano le donne dalla finanza. E questo, forse, è il compito più arduo. Gli stereotipi, infatti, sono “opinioni precostituite, generalizzate e semplicistiche” (definizione Treccani) e risultano molto difficili da scardinare. Già introducendo l’educazione finanziaria nelle scuole, potremmo cominciare a scalfirli, per insegnare alle future generazioni che non esistono “materie per maschi e materie per femmine”.

Anche la presenza delle donne nel mondo del lavoro, e quindi la disponibilità di un proprio reddito personale, può spingere nella direzione desiderata. Questo significherebbe rivedere diversi aspetti, che vanno dai congedi parentali, fino al divario salariale che ancora si rileva tra uomini e donne nel nostro Paese.

Iniziare a occuparsi delle proprie finanze con il conto online Flowe

Naturalmente, non è mai troppo tardi per cominciare a interessarsi di finanza. In libreria è possibile trovare molti libri che possono aiutarci ad approcciare gradualmente la finanza. Avere uno sguardo ampio sull’argomento permette di prendere decisioni consapevoli e di evitare di essere in balia degli eventi, imparando a conoscere gli andamenti del mercato e non solo.

Oltre a informarsi quanto più possibile, possiamo optare per strumenti di pagamento o conti online, facilissimi da gestire e in grado di aiutarci nell’organizzazione del nostro denaro. È il caso di Flowe, il conto che si prende cura del Pianeta e che ti aiuta nella gestione delle tue finanze.

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Fonti:

Ricerca del Laboratorio Interdisciplinare Formazione Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2020-0588/index.html
https://www.quellocheconta.gov.it/it/news-eventi/comunicati_stampa/2022/com_31102022.html
https://research.randstad.it/rapporti/le-isole-delle-donne-inattive-tra-i-30-e-i-69-anni.pdf
https://www.fisac-cgil.it/108484/donne-di-tutto-il-mondo-una-donna-un-conto-corrente

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