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Qual è l’età giusta per dare ai propri figli una carta prepagata
25 febbraio, 2022
di Anna Agnello


Qual è l’età giusta per dare ai propri figli una carta prepagata
I bambini, i ragazzi di oggi sono dei veri e propri nativi digitali ed entrano in contatto con il mondo digital fin da subito. La questione sull’età giusta in cui mettergli in mano un tablet o uno smartphone è ancora molto dibattuta, ma certo è che presto o tardi, si troveranno a usare questi strumenti in modo del tutto naturale.
La domanda, allora, sorge spontanea: qual è il rapporto dei giovani con la tecnologia? Uno studio condotto da AstraRicerca afferma che già intorno ai 7-8 anni i bambini iniziano a utilizzare device tecnologici, in particolar modo gli smartphone. In genere li usano per fare i compiti, per informarsi, per divertimento ecc… Ma c’è un aspetto molto interessante, che è quello degli acquisti online: fra i 7 e 18 anni il 38% percento dei ragazzi fa già spese online, addirittura il 29% fra i 7 e 9 anni compra in maniera autonoma sul web, e questa percentuale chiaramente sale con l’avanzare dell’età.
Per quanto riguarda la responsabilità della gestione del denaro in famiglia, la maggior parte dei genitori concorda sul fatto che l’educazione finanziaria sia di fondamentale importanza nel percorso di crescita dei ragazzi. Ma chi se ne deve o dovrebbe occupare? In primis, la famiglia stessa, partendo da alcune azioni quotidiane:
- Spingere i figli a porsi degli obiettivi di risparmio (per l’acquisto di un gioco, di un vestito ecc…)
- Trasmettere il valore del denaro premiando i buoni voti a scuola o il rispetto delle regole in casa
- Parlare di soldi in casa, condividendo la gestione delle spese e i propri guadagni
- Fare un bilancio familiare tutti insieme al fine di coinvolgerli nella gestione quotidiana del denaro (bollette, spesa ecc…).
La psicoterapeuta dell’adolescenza Stefania Andreoli conferma (nel video qui sotto) come la gestione delle proprie risorse sia una delle skill fondamentali per raggiungere l’indipendenza finanziaria e, per questo, i genitori dovrebbero provare a sdoganare il tema “soldi” fin da subito. I figli devono sapere che in famiglia possono parlare di tutto, anche del denaro, di cui i genitori devono cercare di trasmettere il “valore”, anche in forma ludica fino ai 8-9 anni di età (raccontandogli, ad esempio, delle fiabe)
Per spingere i ragazzi verso una maggiore consapevolezza, inoltre, è ben dar loro dei soldi non per una spesa specifica, ma mettergli in tasca la famosa paghetta settimanale o mensile per insegnargli a gestire un budget nel lungo periodo. La paghetta va, in qualche modo, “contrattualizzata”: è bene fissare delle regole condivise per evidenziare eventuali trasgressioni, ed è inoltre necessario che la paghetta aumenti, anche di poco, nel tempo affinché la responsabilità e l’autonomia finanziaria crescano insieme ai ragazzi.
Ed è proprio sul versante paghetta che si inseriscono i nuovi strumenti digitali, come le carte prepagate associate ad app di pagamento, che posso diventare un vero e proprio aiuto per i genitori. La domanda, allora, sorge spontanea: esiste una carta per minorenni? E soprattutto, come scegliere quella giusta?
I minorenni possono avere una carta di debito e un conto?
Abbiamo visto come i bambini, fin da piccoli, entrino in contatto sia con la tecnologia, sia con il denaro e pertanto, dotarli di uno strumento digitale di pagamento già dai 12-13 anni potrebbe essere una scelta vincente. Si può partire dalle scuole medie con pochi euro settimanali, per arrivare alla paghetta mensile vera e propria alle scuole superiori, quando i ragazzi hanno una capacità di programmazione maggiore.
Vediamo allora alcuni punti di chiave da considerare nella scelta della carta prepagata per i propri figli minorenni:
- Che sia possibile per i genitori monitorare e gestire i movimenti che vengono effettuati su tale carta
- Bassi costi di gestione
- Che le operazioni di ricarica possano essere effettuale solo dai genitori
- Che ci siano dei limiti di ricarica e utilizzo giornalieri e mensili
Controllo e fiducia diventano, dunque, i fattori determinanti per la scelta. Carte prepagate associate a un conto di pagamento per minorenni sono infatti strumenti comodi e sicuri sotto diversi punti di vista:
- Utili quando i ragazzi fanno viaggi all’estero
- Sono un’alternativa sicura al denaro contante (che può essere smarrito)
- Aiutano i genitori a educare i ragazzi e a responsabilizzarli all’uso dei propri soldi
- Sono un’alternativa valida e sicura per lasciare che i propri figli provino a gestire in autonomia i primi risparmi (rispetto a un conto corrente, più complesso e costoso).
Carta prepagata per minorenni con IBAN
Le carte prepagate con iban per minorenni funzionano come qualsiasi altra carta prepagata in circolazione: è possibile prelevare e versare denaro contante ed effettuare pagamenti online o nei negozi.
L’offerta sul mercato è davvero varia ma, tra le tante, spunta la Flowe Junior, la carta prepagata per i ragazzi dai 12 ai 17 anni che connette tutta la famiglia. Si collega al conto Flowe del genitore e dà al figlio la possibilità di ricevere soldi all’istante, pagare e prelevare ovunque, anche all’estero.
È possibile richiederla per ragazzi e ragazze dai 12 ai 17 anni. Ecco i motivi per cui un genitore dovrebbe sceglierla:
- Visualizzi lo stato e il saldo della carta
- Imposti limiti di spesa
- Blocchi la carta
- Controlli le transazioni
- Invii soldi in un istante: se i ragazzi sono in gita in Italia o all’estero, o per qualsiasi motivo hanno bisogno di una ricarica, possono mandarti una notifica in app e tu hai la possibilità di inviare loro dei soldi all’istante.
- Puoi impostare la paghetta automatica con cadenza settimanale o mensile. E se i soldi finiscono prima, i ragazzi possono richiederla con una notifica in anticipo.
In più, la Flowe Junior è una carta prepagata sostenibile: è in PLA, un tipo di plastica biodegradabile fatta da materie prime naturali.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale: per le condizioni economiche e contrattuali e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento al Foglio Informativo e alle Norme Contrattuali nella sezione Trasparenza e al Documento “Norme contrattuali e foglio informativo conto e servizi”.