


Classifica delle città sostenibili
Bolzano, la città più verde d'Italia
La città che maggiormente si è avvicinata al punteggio pieno del 100% è stata Bolzano con il suo 79,0%. Il primo posto ha quindi visto un calo di percentuale rispetto alle rilevazioni precedenti, dal momento che l’anno scorso la capofila Trento primeggiava con un punteggio vicino all’85%. Allo stesso tempo però la media di tutti i capoluoghi si è leggermente alzata, passando dal 53,05 al 53,41%. Quest’anno, come prima della pandemia, nessuna città supera l’80%. Superano però il 70% otto capoluoghi contro i sei dell’anno scorso. Se quindi la media si alza leggermente, i picchi alti calano e aumentano i punteggi medio alti, ciò significa che la graduatoria nel suo complesso si sta schiacciando verso la fascia attorno al 70%. La panoramica del report, in ogni caso, non è particolarmente soddisfacente. I cambiamenti delle nostre città non sono al passo con l’urgenza imposta soprattutto dalla crisi climatica e, negli ultimi tempi, anche da quella energetica.

Nel dettaglio: il meridione
I 10 capoluoghi che non hanno mai superato il limite di concentrazione di ozono nell’aria si trovano tutti al meridione con la sola eccezione di Latina. Sempre al sud si trovano Isernia, Agrigento e Catania, le tre città che consumano meno litri d’acqua pro capite al giorno. Lo stesso vale per Reggio Calabria, Matera e Potenza dove le quantità di rifiuti prodotti all’anno da ogni abitante sono le più basse in Italia. Bisogna però segnalare che sono al centro-sud anche le città agli ultimi posti per presenza nell’aria di polveri sottili (Matera, Isernia e Nuoro). Ritroviamo le ultime due anche tra i capoluoghi con più ozono nell’aria mentre Matera torna con Nuoro tra quelli con più biossido di azoto. Se le città del sud sono virtuose nella produzione di rifiuti, tuttavia non lo sono nel loro smaltimento: Crotone, Palermo e Catania sono le città dove si fa meno raccolta differenziata.
Nel dettaglio: nord e centro Italia
Dalla panoramica del report emerge un quadro di sviluppo interessante ma non particolarmente soddisfacente. Come segnalato anche dal presidente di Legambiente e dal responsabile del Sistema Urbano, i cambiamenti delle nostre città non sono al passo con l’urgenza imposta soprattutto dalla crisi climatica, dal conseguente riscaldamento globale e, negli ultimi tempi, anche da crisi energetica. Saranno quindi necessarie azioni più muscolari verso la transizione ecologica ed energetica, sia da parte delle amministrazioni locali che da parte del nuovo governo.
Flowe, il conto green che si prende cura del Pianeta
Non è un caso, infatti, che la carta associata sia in legno* da foreste certificate e in più, quando l’utente la richiede, Flowe gli dedica un albero in Guatemala, grazie alla collaborazione con zeroCO2.
Solo con Flowe, poi è possibile compensare la CO2 prodotta dai propri acquisti in due modi:
– Con l’iniziativa Freshback: dal 9 maggio 2022 al 31 dicembre 2022, quando usi una delle nostre carte di debito, Flowe restituisce aria fresca al Pianeta piantando un albero in Guatemala grazie a zeroCO2 ogni 100 pagamenti di tutti gli utenti.
– Con Eco Balance, il servizio che stima la CO2 prodotta dai tuoi acquisti e, se sei Friend o sottoscrivi l’abbonamento, la compensa piantando alberi.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale: per le condizioni economiche e contrattuali e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento al Foglio Informativo e alle Norme Contrattuali nella sezione Trasparenza e al Documento “Norme contrattuali e foglio informativo conto e servizi”.Freshback: iniziativa valida per tutti i pagamenti registrati da parte di tutta la clientela Flowe dal 09/05/22 al 30/06/23. Servizio Ecobalance (visualizzazione più compensazione) a pagamento per Fan e Flex, max 1.000kg di CO2 mensili e 3.000 per anno.