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Cucina sostenibile: cos’è e perché è importante per la nostra salute
3 febbraio 2022
di Francesca Pescarmona
Francesca Pescarmona, dopo essersi diplomata al liceo delle Scienze Umane con indirizzo socio-economico, consegue nel 2020 una laurea in Economia Food System presso l’Università di Parma. Appassionata di giornalismo ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile presso l’Università Bicocca di Milano. Si dedica principalmente a temi di alimentazione, nutrizione e sostenibilità. Attualmente impegnata nella creazione di contenuti scientifici per Cucina Evolution e la dott.ssa Chiara Manzi.


L’era del consumismo ha riempito carrelli e frigoriferi, portandoci sempre più all’eccesso. E “svuotato” le risorse ambientali. Tanto da mangiare e poca attività fisica: trasporti, lavori da ufficio e televisioni ad animare la serata. Ecco cosa può voler dire vivere in un Paese sviluppato. Con il rischio di incorrere in problemi e patologie come obesità, diabete e problemi cardiovascolari.
Che siamo ciò che mangiamo è noto dalla notte dei tempi. Che il nostro stile di vita ponga le basi su alimentazione e attività fisica è più che noto. Allora, pur sapendo tutto ciò perché lo stato di salute della società è in peggioramento di anno in anno? Stili di vita sregolati e alimentazione sovradosata sono ciò che si ripercuote anche sull’ambiente.
Viviamo più a lungo ma ci ammaliamo prima. Il risultato? Insoddisfazione e il prezzo della vita che aumenta, per finanziare cure e spese sanitarie. L’allungamento della vita non coincide con un allungamento dello stato di salute e capacità lavorativa, necessarie per un buon funzionamento sociale. Obesità e tumori, malattie cosiddette non trasmissibili sono all’ordine del giorno e sempre più frequenti anche in giovane età. Bambini in sovrappeso hanno alta percentuale di probabilità di diventare obesi in età adulta, con ripercussioni sul sistema endocrino e metabolico, già in fase di crescita. Eccoci, dunque, a parlare di sostenibilità, tanto ambientale quanto economica e sociale.
Rivedere le strategie con cui si agisce in grande scala ma anche nelle mura della propria abitazione. Teorie differenti che si contrastano e trovano punti comuni nella riduzione degli sprechi, l’ottimizzazione delle risorse o l’equa disponibilità di queste.

Cosa significa cucina sostenibile
La barriera degli otto miliardi è stata sfondata mercoledì 19 gennaio 2022 ma il paradosso alimentare evidenzia come ci sia una parte di mondo che muore perché senza nutrimento e, al contrario, una fetta nettamente superiore che muore per patologie legate a infiammazione dovuta alla sovralimentazione e l’eccesso di zuccheri, grassi e sale. Mentre sulle prime criticità si focalizza la sicurezza alimentare, come food safety e food security (trovare nutrimento che sia disponibile quotidianamente e salubre), la sicurezza nutrizionale, o meglio definirla sostenibilità nutrizionale, si interfaccia con la seconda parte di popolazione. Laddove il cibo è a portata di mano e conforme a ogni tipo di norma igienica, si può rivelare comunque nocivo per la salute.
Ad esempio?
L’eccesso di sale è la seconda causa di morte al mondo per le patologie che può comportare, prime tra tutte ipertensione e problemi cardiovascolari. I grassi in eccesso, come lo zucchero, portano sulla via del diabete mellito (di tipo 2), patologia che attualmente interessa circa 3 milioni di persone in Italia, a cui si somma un ipotetico altro milione. L’eccessivo consumo di cibi ricchi di calorie e grassi, sale e zucchero avviene più spesso di quanto si immagini. Laddove ingrassare non è il solo problema, l’infiammazione prende il sopravvento sui processi dell’organismo, in costante ricerca di equilibrio.
“Il sabotaggio autoindotto” da uno stile di vita scorretto e sedentario, fumo di sigarette e condotta alimentare sregolata si manifesta attraverso stati infiammatori, più o meno pronunciati e che possono prolungarsi nel tempo. Stati di infiammazione mettono a dura prova il sistema immunitario che perde così risorse utili per combattere le malattie. Anche le proteine, se in eccesso, possono causare problemi a fegato e reni, oltre a nutrire possibili cellule neoplastiche, aiutando e velocizzandone la proliferazione.
I prodotti industriali ultra-processati contengono poi sostanze e contaminanti di processo che si possono rivelare dannosi per il nostro corpo. Prima tra tutte l’acrilammide, non per importanza ma per frequenza di assunzione di questo cancerogeno genotossico. Si sviluppa in prodotti da forno, fritti, caffè e patate quando abbrustoliti prendono un colore bruno. Questo, come tanti altri contaminanti di processo dannosi, si nasconde dietro a ingredienti, anche di alta qualità.
L’evoluzione della cucina e la prospettiva di longevità
È innegabile la necessità di un cambiamento delle abitudini e degli stili di vita e alimentari. La dieta mediterranea è riconosciuta come dieta della longevità, favorisce la perdita di peso e aiuta a prevenire infarti, ictus, diabete di tipo 2 e morte prematura. Dal 2010 patrimonio UNESCO, è uno stile di vita che vede al suo centro un’alimentazione ‘povera’ (ma allo stesso tempo ricca di fibre e vitamine), l’attività fisica e il cibo come convivialità e condivisione. Si rivela anche l’opzione migliore per il Pianeta. Preferire cereali integrali e legumi ai prodotti animali ha un impatto positivo sul nostro organismo e minore per l’ambiente. In poche parole, una cucina sostenibile per noi e per l’ambiente.
Diversi studi hanno osservato che anche in Italia in pochi la seguono davvero, i palati affinati sui gusti sapidi e dolci rimangono insoddisfatti di fronte alla semplicità di questi piatti. Ma è possibile rendere gustose le verdure, invitanti i legumi e fragranti i cereali integrali? O meglio ancora, è possibile rendere i piatti più gustosi della tradizione italiana piatti della longevità? La risposta è sì, grazie alla scienza applicata alla cucina si ottengono piatti gustosi e salutari. Per vivere felici, in salute e senza privarsi dei piatti della tradizione.
Coniugando la sostenibilità nutrizionale con il rispetto per l’ambiente. Il Metodo Scientifico Cucina Evolution, ideato dalla dott.ssa nutrizionista Chiara Manzi, ha lo scopo di rendere antiaging i piatti tipici della tradizione italiana. Nel 2012 nasce Cucina Evolution Academy, prima Accademia in Europa di Culinary Nutrition e Cucina Antiaging, dove si sono diplomati chef stellati, campioni del mondo di pasticceria, medici e nutrizionisti.
Chiara Manzi è la massima esperta in Europa di Culinary Nutrition, la branca della nutrizione che incontra il gusto dell’alta cucina. Autrice di otto libri, ha collaborato a tante ricerche scientifiche e partecipato a convegni EFSA e SINU, riguardo a temi di sostenibilità nutrizionale.
Con Cucina Evolution è possibile vivere a lungo e in salute mangiando ciò che più piace. Gli ingredienti sono quelli tradizionali, cambiano le trasformazioni e i metodi di cottura. La scelta delle cotture verte a mantenere antiossidanti, vitamine e sali minerali naturalmente presenti negli alimenti ma molto sensibili al calore e al contatto con l’acqua. Grazie alla aggiunta di fibre prebiotiche si ottengono piatti come carbonara, tiramisù, pizza e fritti con meno calorie, zuccheri, grassi e sale. Per tornare a sorridere a tavola e stare bene ogni giorno, a lungo!