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FINANCE

BaaS, Banking as a Service: quali opportunità per le aziende?

13 dicembre 2023

Marco Soscia

Donna guarda lo smartphone

In un contesto caratterizzato da cambiamenti nelle esigenze dei clienti e aumento della concorrenza, continua a crescere la richiesta di soluzioni finanziarie smart e integrate nelle piattaforme digitali di business non bancari.

Nasce quindi un nuovo modello di business Banking as a Service (BaaS), in cui banche, Imel, fintech e aziende corporate collaborano per offrire agli utenti un’esperienza frictionless. L’obiettivo è quello di rendere l’uso di un prodotto o servizio tecnologico il più semplice, facile e veloce possibile.

In questo nuovo ecosistema, i soggetti finanziari autorizzati permettono, attraverso la propria tecnologia, di erogare servizi tipicamente bancari come pagamenti, prestiti, servizi di gestione del risparmio e Buy Now Pay Later, a realtà non-finanziarie in modo perfettamente integrato nei processi in uso.

Il modello di business potrebbe quindi essere applicato a tutti i settori con un trend in forte crescita, in particolar modo nel Turismo, utility e telecomunicazioni.

Come funziona il Banking as a Service e quali vantaggi presenta?

Il Banking as a Service ha rivoluzionato il settore finanziario. La PSD2 (la Direttiva sui servizi di pagamento introdotta nel 2020) ha svolto un ruolo chiave nel suo sviluppo, ruolo che probabilmente verrà svolto anche dalla PSD3. È proprio la PSD2 che ha permesso alle istituzioni finanziarie di aprire i loro sistemi a sviluppatori esterni, che hanno acquisito la possibilità di accedere ai dati dei clienti e di effettuare operazioni a loro nome. In che modo? Grazie alle API bancarie (Application Programming Interface), in grado di collegare software altrimenti non interconnessi.

Questo ha aperto la strada a una collaborazione diretta tra fintech e banche, consentendo l'integrazione dei servizi finanziari nei prodotti di altre aziende. Inoltre, tali servizi possono essere offerti in white label, adattandoli all'esperienza grafica del brand senza richiedere licenze specifiche.

Infatti, i fornitori Banking as a Service in Italia sono vigilati e controllati da Banca d’Italia, come tutti gli altri istituti bancari tradizionali. Di fatto, essi si configurano come degli intermediari, che forniscono la tecnologia necessaria a erogare servizi finanziari.

Istituzioni finanziarie e aziende possono trarre molteplici vantaggi dal Banking as a Service e i suoi utilizzi possono essere diversi.

Per quanto riguarda gli istituti finanziari il Banking as a Service permette di:

  • Rendere più efficienti i processi interni.
  • Ampliare l’offerta di servizi finanziari funzionali e veloci.
  • Aumentare la redditività per ogni cliente.

Mentre le aziende corporate possono:

  • Dare nuove opzioni di acquisto online e offline.
  • Creare linee di business e revenue innovative.
  • Offrire supporto finanziario ai fornitori.
  • Sviluppare soluzioni di credito per il proprio organico.

Grazie a questi vantaggi, Allied Market Research ha stimato che “nel 2020 il valore del mercato globale del Banking as a Service era 2,41 miliardi di dollari e che le proiezioni puntano al raggiungimento degli 11,34 miliardi nel 2030”.

Immagine astratta con simboli relativi al tema compliance
Un mercato in crescita

Secondo l’Osservatorio Fintech & Insurtech 2022 della School of Management del Politecnico di Milano, in Italia si rilevano oltre 600 startup e scaleup Fintech & Insurtech. Il modello as a service è implementato nel 75% di esse.

Le Challenger Bank, ossia banche digitali, via app e smartphone, sono invece 120 in Europa. Qui, il Banking as a Service sta prendendo piede: delle 120 Challenger Bank, 56 hanno una partnership con un operatore BaaS e 64 hanno una licenza propria.

Come le istituzioni finanziare possono ottenere un vantaggio competitivo nel settore?

Lo stack tecnologico e la concorrenzialità sui costi sicuramente sono i driver principali in un business totalmente digitalizzato.

Tuttavia, come emerso all’interno di alcune conferenze al Salone dei Pagamenti 2023, Compliance, Antiriciclaggio e AML potrebbero diventare i fattori differenziali che permetteranno di raggiungere un vantaggio competitivo alle fintech del settore.

Si potrebbero valutare come poco rilevanti e redditizi questi investimenti, ma sono le istituzioni finanziarie con expertise tale da garantire il pieno rispetto regolamentare a poter dare valore ai propri partner e quindi a emergere in un mercato altamente competitivo.

Il nuovo approccio as a service risponde quindi alla logica di non fare tutto "in casa", ma di sviluppare collaborazioni strategiche finalizzate a offrire servizi sempre all'avanguardia. La tecnologia porta user experience e la user experience porta nuova tecnologia. Questo è un mondo di tecnologia, ma anche di norme poste a tutela di imprese e cittadini.