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FINANCE

Digital Wallet, cos’è un portafoglio digitale e quanti tipi ce ne sono

14 novembre 2023

Alessia Arnaldino

Donna effettua un pagamento tramite smartphone al POS

I digital wallet, in italiano portafogli digitali, sono dei sistemi di pagamento di tipo elettronico. Spesso si presentano sotto forma di app e consentono di effettuare transazioni (online o fisiche) in modo digitale, rapido e sicuro. Questi strumenti permettono di distaccarsi da contanti o carte di debito/credito fisiche e di privilegiare metodi di pagamento online.

In pochi e semplici passaggi gli utenti possono pagare avvicinando il dispositivo al POS o direttamente online, avendo accesso a un’esperienza di acquisto fluida, smart e in totale sicurezza.

Ma come funziona, quindi, un portafoglio elettronico?

Sono diversi i digital wallet attualmente disponibili sul mercato, come per esempio Google Pay e Apple Pay, e sfruttano tecnologie differenti. Essi permettono di salvare al loro interno uno o più metodi di pagamento per poter iniziare a pagare digitalmente.

Il portafoglio digitale agisce da intermediario, ma è sempre l’ente bancario o finanziario a permettere il pagamento.

Da un punto di vista tecnico, nel caso di pagamento tramite smartphone interviene la tecnologia NFC a far sì che l’operazione avvenga. NFC (Near Field Communication) è un meccanismo di comunicazione di prossimità che permette di pagare in modalità contactless.

Quanti tipi di portafogli elettronici ci sono?

Da un punto di vista di limiti di operatività, potremmo suddividere i wallet nelle 3 seguenti tipologie:

  1. Wallet aperti, o open wallet: permettono solitamente di effettuare pagamenti in negozi fisici e virtuali (online). In alcuni, ma poco frequenti, casi essi permettono di prelevare presso sportelli ATM che consentono il prelievo cardless (senza carta fisica).
  2. Wallet semi-chiusi: in questo caso le transazioni sono consentite solo verso esercenti convenzionati, online o fisici. Le funzionalità sono le stesse di quelle offerte dai wallet aperti.
  3. Wallet chiusi: questo tipo di portafoglio digitale permette transazioni unicamente verso un rivenditore, ossia l’emittente del wallet stesso.
Donna effettua login sul proprio account con autenticazione a due fattori

Qualche consiglio sulla sicurezza

A parte le indicazioni di sicurezza che vengono fornite dall’emittente del wallet digitale, possiamo ricordare le principiali raccomandazioni:

  • Creare password che siano efficaci, con maiuscole, caratteri speciali e numeri;
  • Evitare di conservare le password all’interno dello smartphone o in posti rintracciabili;
  • Non usare la stessa password per tutto (e-mail, wallet, ecc.);
  • Attivare tutti i protocolli di sicurezza messi a disposizione dal device stesso, come la biometria (riconoscimento facciale o impronta digitale);
  • Impostare, se possibile, un’autenticazione a 2 fattori per certificare l’accesso mediante l’invio di un codice OTP (One Time Password) tramite e-mail o SMS.

Digital wallet: 3 vantaggi

I portafogli digitali sono sempre più diffusi e richiesti, per questo motivo alcuni player scelgono di aggiungerli alla propria offerta di prodotti per la clientela.

A seguito delle premesse fatte, i wallet digitali offrono ai loro utilizzatori 3 grandi vantaggi:

  1. Sono pratici, semplici e veloci. La registrazione è rapida e facile e i processi di pagamento sono intuitivi e user friendly.
  2. Sono sicuri e affidabili.
  3. Sono flessibili, perché le transazioni possono essere fatte in valute diverse, e offrono metodi di pagamento vari, online o fisici.

I portafogli digitali si stanno diffondendo velocemente. La facilità con cui è possibile accedere a tali strumenti è fondamentale a questa diffusione e possiamo affermare che la pandemia da Covid-19 ha agito da acceleratore anche in questo ambito.

Secondo il Report on the payment attitudes of consumers in Italy: results from ECB surveys di marzo 2022, in Italia il contante rimane ancora lo strumento di pagamento più utilizzato. Tuttavia, si nota un calo rispetto ai dati raccolti nel 2016, anno in cui il 68% dei pagamenti era effettuato in contanti. Nel 2022, infatti, tale percentuale è scesa di dieci punti percentuali. Ricordiamo, inoltre, le misure messe in atto dal Governo dall’inizio del 2023 sulle limitazioni all’uso del contante.